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Crosia (Cosenza) - Palateatro comunale, gli assessori replicano alle accuse di Russo


Il dibattito politico cittadino continua a essere infuocato. Stavolta oggetto di discussione è il palateatro comunale, recentemente inaugurato. Dopo le critiche del capogruppo di “Insieme per governare”, Antonio Russo, nei confronti dell’esecutivo, guidato dal  sindaco Gerardo Aiello, arriva la replica, a firma degli assessori comunali di Crosia. Il documento esordisce sottolineando che <<la Giunta comunale è obbligata per l’ennesima volta a richiamare il consigliere Russo alle sue responsabilità per avere creato nuovamente un boomerang che, ancora una volta, gli si ritorce contro>>. Gli assessori sottolineano che <<sulla vicenda del Palateatro che, finalmente, onora la città, i cittadini devono conoscerne tutta la storia per apprezzare ancora una volta l’operato della Giunta comunale che vuole dare al paese risposte e non fumo o promesse>>. Dunque, i fatti, raccontati dai componenti la Giunta municipale: <<Il 31 maggio 2004 la Regione Calabria ha decretato un finanziamento di 150 mila euro alla Giunta Forciniti; il 28 gennaio 2005 la Giunta Forciniti ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di aule nella scuola elementare di Via dell’Arte per eliminare il fitto della scuola materna della Verdesca,  progetto redatto dall’Ufficio tecnico  comunale e non da tecnici esterni. Il 26 luglio 2005 la Giunta Russo ha cambiato la destinazione del progetto da aule scolastiche in palestra della scuola elementare. Il 17 settembre 2005 la Giunta Russo ha approvato il progetto di variante per palestra. Ha affidato l’incarico a tecnici esterni>>. A questo punto gli assessori  mettono in risalto che <<quando si è insediata la nuova amministrazione Aiello ha trovato la struttura, realizzata in parte, in condizioni vergognose (nella foto) e a rischio di distruzione per la calata di materiale dalla zona Verdesca>>. Gli attuali amministratori fanno notare che c’erano <<porte distrutte, parquet malandato e umido, pareti stonacate. Una struttura senza rete elettrica, senza rete fognante e idrica e mancante di servizi>>. Dunque, <<la Giunta Aiello decide di recuperare la struttura e completarla come palateatro, lasciando la destinazione d’uso per le scuole e aprendo la stessa a usi sociali di cultura. Non vengono utilizzati i fondi residui del primo progetto, come afferma Russo, perché è in corso una verifica sulla contabilità dei lavori a suo tempo realizzati>>.

di Redazione | 11/01/2011

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