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di DON MICHELE ROMANO - Le due sorelle Marta e Maria, protagonista del Vangelo di stamane (Lc 10, 38-42), che accolgono Gesù nella loro casa, a Betània, non dobbiamo vederle in contrapposizione o in competizione tra loro, ma dobbiamo considerarle come due modi diversi di dare la migliore accoglienza a Cristo: o servendo la tavola, o ascoltando la sua Parola. Indubbiamente, Maria si è scelta *"la parte migliore"*(v 42): l'ascolto di Gesù e della sua Parola, quale nutrimento che alimenta la sua anima! In tanti hanno intravisto, nell'atteggiamento di queste due sorelle, i riflessi delle due modalità di vivere la vocazione Cristiana: la vita "attiva", e la vita "contemplativa!": Maria, "seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua Parola" (v 39); Marta, tutta distolta dalle molteplici occupazioni, sempre preparando e servendo, accusa la stanchezza: "Signore...Dì a mia sorella che mi aiuti" (v40b). "Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose...", calma, sembrerebbe risponderle Gesù. Certo, è importante ciò che tu fai, ma è anche giusto che ti riposi un pò, stando con me e ascoltandomi! Scena-Icòna, che rappresenta in definitiva, due modelli di vita cristiana, che dobbiamo saper coordinare ed integrare: stare ogni giorno "attenti" alla Parola del Signore, e "vigilanti" perché sappiamo che il frastuono e lo strafare di ogni giorno, finiscono per occultare in noi, la presenza di Dio. Un cristiano cresce, nella misura in cui resta unito alla vera Vite, da dove procede tutto: la vita, l'amore, e la voglia di andare avanti, anche se la maggior parte degli uomini, è stata chiamata ad essere come Marta, non dobbiamo dimenticare, che il Signore vuole che noi siamo sempre più, come Maria, chiamati, cioè, a scegliere "la parte migliore", che nessuno potrà toglierci! Quale gioia per queste due sorelle, aver ospitato Gesù nella propria casa! Anche noi, tuttavia, possiamo gioire della sua presenza, accogliendolo nella santa Eucarestia, godendo della sua presenza reale, il Tesoro più grande che abbiamo nella nostra vita! San Giovanni Paolo II, nella sua ultima Enciclica: "La Chiesa vive delle Eucarestia", ci dice: Quante cose ancora Gesù, ha da dirci!" Perciò, è importante nella nostra giornata, che sappiamo ritagliarci spazi e momenti di silenzio e di pace interiore, per incontrarci con Lui e con noi stessi. È il modo concreto di saper scegliere "la parte migliore", anche gli Atti degli Apostoli ci dicono chiaramente: "Non è giusto che noi trascuriamo la Parola di Dio, per il servizio delle mense" (At 6, 2). In tal modo, il Vangelo, non vuole frenare l'impegno nelle buone opere, ma purificare l'Azione, nella Contemplazione. Maria, che ascolta e vede Gesù, realizza in sé la Beatitudine del discepolo: "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete..." (Lc 10, 23-24); "Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio..." (Lc11, 28).
I veri discepoli, come Gesù, devono poter essere "Contemplativi nell'Azione", ricordando sempre il grande insegnamento di Dio: "Non di solo pane vive l'uomo..." (Lc 4, 4), ma "vive di quanto esce dalla bocca del Signore" (Dt 8, 3b). Maria diviene, così, la prima che obbedisce alla voce del Padre: "Questo è il Figlio mio, l'eletto: ascoltatelo!" (Lc 9, 35). Questo "Ascolto", ci renderà "Figli di Dio" (1Pt 1, 23). Commentando questo brano del Vangelo, Sant'Agostino, mette sulla bocca di Gesù, queste parole, rivolte a Marta nei confronti della sorella Maria: "Mentre tu cara Marta, navighi...,Maria è già in porto!" Ecco il segreto: "Il nostro vero bene, è stare vicino a Dio" (Sal 73, 28a). Che il Signore ci aiuti a scegliere sempre, "la parte migliore!": L'ascolto della sua Parola! Auguro a tutti, una serena e santa giornata.