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Mandatoriccio (Cosenza) - Preghiamo con il Salmo 43 (42)


di DON MICHELE ROMANO - Le parole di questo Salmo 43 (42), sono simili ad un soliloquio, che esprimono i sentimenti più profondi del salmista. È la supplica di un esiliato, con anelidi di fiducia e di speranza in Dio! Egli si trova lontano da Sion, grande punto di riferimento della sua vita, perché sede privilegiata della presenza del Signore e del Culto. Sente perciò una grande solitudine, fatta di incomprensione e, persino, di aggressione da parte degli empi, aggravata dall'isolamento e dal "silenzio", da parte di Dio. In questa situazione, non può fare altro che invocare la presenza di Dio, il suo intervento efficace, e la sua luce, la sola capace di illuminare ogni anfratto oscuro, perché il suo cammino possa procedere con passo sicuro. Una fede potente, che sprona la sua anima a non temere, e confidare nella presenza consolatrice del Signore. Purtroppo, il male e la cattiveria, ahimè, (e non possiamo negarlo), sono presenti nel mondo, ma questo Salmo ci dà un esempio di come rispondere al male, alle difficoltà, e alle ingiustizie, manifestando la piena fiducia nel soccorso di Dio. Ed ora, Preghiamo, recitandolo insieme:

*Fammi giustizia, O Dio, difendi la mia causa contro gente spietata; liberami dall'uomo perfido e perverso.*

*Tu sei il Dio della mia difesa: perché mi respingi? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?*

*Manda la tua luce e la tua verità: siano esse a guidarmi, mi conducano alla tua santa montagna, alla tua dimora.*

*Verrò all'altare di Dio, a Dio, mia gioiosa esultanza. A te canterò sulla cetra, Dio, Dio mio.*

*Perché ti rattristi, anima mia, perché ti agiti in me? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.* 

Da questo Salmo, impariamo una grande lezione di vita: il nostro Dio, non si compiace mai mai della nostra infelicità, non ci chiede mai sacrifici. Egli rispetta sempre la nostra libertà, lascia che facciamo i nostri cammini di esperienza, entro ciò che non siamo, per ricordarci ciò che siamo. Egli è, in ogni momento, quel ricordo bello e gioioso, capace di riportare il sorriso sul nostro volto abbattuto, nonostante tanti pensieri e convinzioni che ci "tentano", facendoci credere di essere lontani da Dio. Ma Lui, nella sua paternità, ci risponde, incoraggiandoci: "Non temere, io sono sempre con te..., Sono il Dio della tua difesa..., Sono la tua gioiosa esultanza... Sono la salvezza del tuo volto e il tuo Dio! Preghiamo sempre, pertanto, con questi meravigliosi Salmi: Sapienza di Israele, ed oggi, Preghiera ufficiale della Chiesa. Auguro di cuore a tutti, una serena giornata.

 


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 31/05/2024

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