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Mandatoriccio (Cosenza) - Preghiamo con il Salmo 90 (89)


di DON MICHELE ROMANO - Per l'affinità di pensiero e di linguaggio col Pentateuco (Cfr Dt 32), questo Salmo 90 (89), viene attribuito a Mosè, perché, fra tutti gli uomini della Bibbia, lui è stato colui che conosceva bene l'ira di Dio, scatenata prima contro gli egiziani, e poi contro gli ebrei. Aveva visto la gloria di Dio, come pure aveva visto la fragilità dell'uomo, avendo constatato che i più grandi e potenti uomini di questo mondo, sono fatti di polvere! Questo Salmo, pertanto, può aiutarci ad avere la prospettiva giusta su questa terra, e a vivere meglio il nostro breve pellegrinaggio terreno, "qui e ora", in attesa dell'aldilà, dove potremo incontrare Cristo nostro Signore!
I primi versetti (vv 1-6), ci mostrano il grande contrasto fra l'eternità di Dio e la fragilità dell'uomo. Dio è eterno e non cambia mai, l'uomo, invece, appare sulla scena e poi svanisce. Dio, recita il Salmo, è la nostra dimora, il nostro rifugio stabile, per sempre, perché non possiamo mai affrontare da soli, le prove della vita e della morte. Né tantomeno, possiamo pensare di trovare riparo e sostegno, in qualunque uomo, o in una qualsivoglia istituzione, o in qualsiasi altra cosa, perché, rispetto all'oggi, domani saremo solo "polvere". Solo Dio non cambia mai: "Da sempre e per sempre tu sei, o Dio" (v 2B). Ognuno di noi, davanti a Dio, è niente, dipendiamo da Dio per tutto. Per noi, 100 anni, sarebbero tantissimi, ma davanti a Dio, invece, 1000 anni, sono niente, perché Egli è eterno, e davanti a Lui, non esiste il tempo. C'è poi, da sottolineare, che Dio ci conosce più di quanto noi conosciamo noi stessi, Lui "vede" anche tutti i nostri peccati, anche quelli più "segreti". Davanti a Lui, non c'è alcun nascondiglio. Così, infatti, si esprime l'autore della Lettera agli Ebrei: "E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto" (Eb 4,13). Pertanto, faremo bene a coscientizzare, che tutti i nostri progetti, tutti i nostri sogni, tutto ciò che possiamo fare su questa terra, confluirà inevitabilmente, tutto nel giorno del Giudizio di Dio. Occorre, quindi, recuperare La Sapienza del cuore, che ci fa capire che tutto quello di cui ci vantiamo, è solo travaglio e vanità: "Tutto passa in fretta, solo può aiutarci e sostenere, il santo Timor di Dio. Ed ora Preghiamo insieme, recitando l'intero Salmo:

*Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.* 

*Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, o Dio.*

*Tu fai ritornare l'uomo in polvere, quando dici: "Ritornate, figli dell'uomo*. 

*Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte.*

*Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l'erba che germoglia;*

*al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca.*

*Sì, siamo distrutti dalla tua ira, atterriti dal tuo furore!* 

*Davanti a te poni le nostre colpe, i nostri segreti alla luce del tuo volto.* 

*Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua collera, consumiamo i nostri anni come un soffio.* 

*Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, e il loro agitarsi è fatica e delusione; passano presto e noi voliamo via.*

*Chi conosce l'impeto della tua ira e, nel timore di te, la tua collera?* 

*Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio.*

*Ritorna Signore fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi!*

*Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.*

*Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti, per gli anni in cui abbiamo visto il male.*

*Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e il tuo splendore ai loro figli.*

*Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l'opera delle nostre mani, l'opera delle nostre mani renti salda.*

Ecco, alla luce della fragilità dell'uomo, alla luce dell'ira di Dio contro il peccato, alla fine, il Salmo, si conclude con una Preghiera, che ci aiuta a riconoscere quanto siamo piccoli e deboli. Solo in tal modo, possiamo avere la vera saggezza, e solo così possiamo combattere contro il nostro orgoglio, per poterci riavvicinare sempre più a Dio. "Insegnaci a contare i nostri giorni..." solo, cioè, chi sa contare bene i suoi giorni, vivendo, cioè, sempre alla luce dell'eternità, dimostra di avere un cuore "saggio". Solo così, non avrà rimpianti eterni! Auguro a tutti buona preghiera, ed una serena giornata.

 


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 27/05/2024

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