Un inizio d’anno all’insegna dell’apertura alla Città e della valorizzazione del suo patrimonio al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il ciclo di conferenze “Reggio e oltre. Studi, ricerche e valorizzazione in Calabria” ideato dall’Ufficio Collezioni del MArRC e il progetto sperimentale “Dietro le quinte: visite al laboratorio di restauro del MArRC", curati rispettivamente da Daniela Costanzo, Responsabile dell’Ufficio Collezioni e Barbara Fazzari, Responsabile del Laboratorio di Restauro, sono state solo il primo step.
Qualche giorno fa è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il nostro Museo e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia per condividere attività, iniziative, programmi di ricerca, conservazione, tutela, promozione e valorizzazione dei contesti archeologici provenienti dal Territorio di Reggio e custoditi presso i depositi di entrambi gli Istituti. La Soprintendenza metterà a disposizione del Museo i reperti dagli scavi più recenti del Territorio ed il MArRC ospiterà iniziative di approfondimento e valorizzazione progettate insieme a i colleghi della SABAP.
Un primo frutto di questa rinnovata collaborazione sarà l’atteso evento “Agorà: L’archeologia di Reggio in piazza”. Si tratta di un laboratorio sperimentale allestito in Piazza Paolo Orsi che, a partire dal pomeriggio del 23 gennaio, consentirà al pubblico di assistere in presa diretta a tutta una serie di attività scientifiche solitamente riservate agli studiosi:
Ma le novità per l’avvio del 2024 non finiscono qui perché il MArRC ha avviato un percorso che porterà alla realizzazione di laboratori didattici per un pubblico con bisogni speciali. Nell’ambito delle attività di potenziamento dell’accessibilità culturale del Museo, il direttore Filippo Demma ha puntato fin da subito la sua attenzione attivando immediatamente una fattiva collaborazione con associazioni del territorio e costruendo le basi per una programmazione didattica che possa rivolgersi al pubblico come soggetto plurale e non standardizzato. Le attività che prenderanno avvio a febbraio sono il frutto di questa collaborazione con la Fondazione Scopelliti, l’Associazione nazionale Pedagogisti Italiani e la Fondazione Marino, e prevedono la progettazione e la fornitura di kit didattici e l’erogazione di 70 ore di laboratori con operatori specializzati nella didattica rivolta a pubblici con bisogni speciali.
Infine, grazie ad un accordo di valorizzazione con l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, firmato in questi giorni dal Direttore Demma e dalla Presidentessa dell’ABARC, dott.ssa Maria Cerzoso, nello stesso pomeriggio del 23 gennaio verrà inaugurata la Mostra “Intrecci. Trame preziose tra Reghion e Reggio” curata dal Direttore dell’Accademia, prof. Piero Sacchetti, da Filippo Malice, docente titolare della Cattedra di Scultura e Coordinatore della Scuola di Sculturae e dall’arch. Claudia Ventura, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Museo. Nelle vetrine, posizionate nella sala conferenze, verranno esposte le creazioni originali degli studenti del corso di Scultura dell’Accademia: gioelli e piccole decorazioni che si riconnettono alla grande tradizione di artigianato artistico della nostra città.
"Un Museo Archeologico - dichiara il Direttore Demma - deve essere un luogo vivo, in osmosi col territorio che vuole raccontare, in grado di cambiare ed ospitare i risultati delle ricerche più recenti e valorizzare il proprio patrimonio, anche quello solitamente non esposto. Un luogo aperto alla città, ma anche e soprattutto a tutti i tipi di pubblico, in grado di accogliere anche coloro la cui visita necessità di accortezze particolari e supporti specifici. In questi due mesi di lavoro – continua Demma - abbiamo cercato di aprire il Museo il più possibile, rinsaldando il suo legame con la città. Credo che il bilancio sia soddisfacente e che il passaggio di consegna al futuro direttore, Fabrizio Sudano, che avverrà lunedì 15, possa considerarsi basato sulla valorizzazione del capitale culturale, sociale e umano del Museo e della Città. A Fabrizio i migliori auguri di buon lavoro, sono sicuro che saprà condurre il Museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria a raggiungere i livelli che merita".
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