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Aprile 1960 - aprile 2022, sono trascorsi ben 62 anni da quella Domenica delle Palme in cui veniva  benedetta e aperta la nuova Chiesa di Mirto di Crosia, dedicata al Sacro Cuore di Gesù, promulgandone solennemente avvio al culto cristiano cattolico di Santa Romana Chiesa. A ricordare l’importante anniversario è stato l’attuale parroco, don Umberto Pirillo. La chiesa che “accoglie la comunità del popolo santo di Dio – ha scritto il presbitero - dopo un periodo minacciato da una pesante pandemia, si ritrova ancora una volta ad accogliere nelle sue sacre mura i suoi figli, lieta dell’esultante plebiscitario plauso osannante dei nostri bimbi , che oggi, come i fanciulli di un tempo,  in coro osannano , invocando il Cristo Gesù Figlio di Dio e dell’ unico Signore Re-Messia della Storia di ieri, di oggi e di sempre”. La benedizione è avvenuta nel pomeriggio del 10 aprile 1960, Domenica delle Palme, dal Vescovo del tempo, monsignor Giovanni Rizzo. Il sessantaduesimo anniversario è una ricorrenza importante per una delle parrocchie più grandi dell’intera Diocesi di Rossano – Cariati. Luogo di culto, ma non solo. La Chiesa parrocchiale del Divin Cuore ha rappresentato e rappresenta anche un punto di riferimento sociale e culturale della popolosa frazione Mirto. Un passato che ha segnato la crescita di questa comunità. La parrocchia precedentemente  svolgeva la sua attività nella chiesetta del Castello. I lavori della nuova chiesa hanno avuto inizio il 2 luglio 1957 e sono stati portati a compimento con soddisfacente celerità.  Primo parroco fu nominato don Alfonso Cosentino, dopo di lui, seguirono diversi altri sacerdoti,  che si alternavano nella cura della nuova parrocchia, fino al novembre 1966, quando  fu nominato parroco don Pietro De Simone. Nei suoi oltre 44 anni di guida pastorale a Mirto, mons. De Simone ha assistito allo sviluppo sociale, culturale ed economico del paese divenuto cittadina. A lui sono succeduti come parroci in solidum l’11 agosto 2010 don Umberto Pirillo e don Giuseppe De Simone. Quest’ultimo, a giugno 2011, ha lasciato la parrocchia per motivi di studio e insegnamento. La guida della comunità è rimasta a don Umberto Pirillo. Antonio Iapichino