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Corigliano Rossano (Cosenza) - Il mondo della cultura si ritrova per percorso sinodale


Il mondo della cultura si è ritrovato per interagire e confrontarsi sul percorso sinodale voluto da Papa Francesco. Un incontro diverso dal solito quello strutturato, nei giorni scorsi, dal direttore dell'Ufficio diocesano Cultura, don Giuseppe De Simone. Uno dei tanti appuntamenti che si stanno avvicendando in questi giorni, nell'ambito del cammino sinodale che si sta svolgendo come Chiesa Universale e diocesana. Stavolta a ospitare la riunione è stata la biblioteca diocesana “Santi Nilo e Bartolomeo” di Rossano centro. Tanti ospiti, giunti dai diversi paesi che appartengono alla Diocesi di Rossano – Cariati. Le attività dell’assemblea sono state coordinate dal sociologo Antonio Iapichino, nella veste di segretario della Commissione diocesana ‘Cultura’. Nell’introdurre i lavori lo stesso don Pino De Simone, ha evidenziato che il cammino sinodale  ha lo scopo di ascoltare dal basso delle componenti della Chiesa e anche coloro che, pur non essendo inseriti nella comunità cristiana, vogliono dare un contributo, in coerenza col significato della parola sinodo, ossia cammino fatto insieme. Tre le parole chiave di questo cammino, che peraltro vuole riprendere e portare a compimento le idee del Concilio Vaticano II, ovvero incontrarsi, ascoltarsi, discernere. Per facilitare il confronto è stata si proposta una griglia con tre domande alle quali si è stato chiesto e di rispondere con schiettezza. Il confronto si è aperto ed è proceduto con interessanti interventi e proposte per il futuro. Fra gli intervenuti, Salvatore Bugliaro ha auspicato più presenza dei sacerdoti nelle famiglie e un maggior confronto con le associazioni. Gli ha fatto eco Paola Nigro che vorrebbe un dialogo ravvicinato, partendo dai più piccoli e coinvolgendo le famiglie. Il dialogo, la parola chiave della prima domanda, è per Franco Filareto il centro della vita dell’uomo. Stella Pizzuti, non vede un dialogo con le nuove generazioni, che spesso identificano la religione col catechismo, e spesso da parte dei giovani c’è una chiusura. Caterina Palmieri parla della necessità di aprire un ponte tra Chiesa e cultura, sapendo che ormai la cultura è pluralista. La comunicazione - ha affermato Giuseppe Ferraro - ha cambiato stile e la chiesa deve adeguarsi. Diversi altri interventi si sono susseguiti prima della conclusione di  don Giuseppe Straface, vicario generale che, portando il saluto dell’arcivescovo, ha fatto suo il messaggio del Papa che parla di una Chiesa spesso “parcheggiata” su una cultura dominante dello scarto nei confronti degli esseri umani.


di Redazione | 13/04/2022

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