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Mandatoriccio (Cosenza) - Ed era notte


di DON MICHELE ROMANO - Quest'oggi leggiamo il racconto della Cena, secondo Giovanni, che notoriamente, rispetto ai Sinottici, "vola alto" ( Non per nulla, L'Aquila, è l'animale -  simbolo, che lo rappresenta). Gesù, sta vivendo il momento più tragico della sua vita: "Fu profondamente turbato" (v 21),  ma il suo intento è ancora quello di salvare due suoi Discepoli.  Salvare Giuda dal suo "delirio", tentando di farlo rinsavire, ma lui ormai era abitato dalle tenebre. È importante notare che, anche se la Cena Pasquale durava tutta la notte, Giovanni, ci tiene a evidenziare un grande particolare: "Dopo il boccone  (Ulteriore segno di amicizia -  l'Eucaristia - da parte di Gesù),  Satana entrò in Giuda, ed egli subito uscì. Ed era notte! (Aggiunge)!
Non è tautològico (Ripetitivo), è un voler  sottolineare, che la notte, non era solo fuori, ormai, era anche dentro, nel suo cuore. Ma Gesù non demorde,  Giuda è perso,  ma Lui sa, che è venuto per chi è perduto, e ce ne partecipa tutto il suo dolore:  "Meglio per lui (quell'uomo, dice il testo), se non fosse mai nato" (Mt 26,24). E salvare anche Pietro, dalla sua immensa presunzione, che presto dovrà fare i conti con la fragilità della sua Fede.  Certamente il suo sentimento verso Gesù, è sincero: "Darò la mia vita per te!" (v  37), ma alla "resa dei conti", si rivelerà inefficiente:  "Prima dell'alba (Al canto del gallo, cioè), mi rinnegherai tre volte" (v 38b).
Fra Giuda e Pietro, fra la Tenebra e la Presunzione, Gesù fa un'affermazione sconcertante:  "Ora il Figlio dell'uomo, è stato glorificato...! 
È proprio così:  quando siamo al buio, apprezziamo la luce, quando fa freddo, apprezziamo il calore del camino. Saranno proprio quel Tradimento, e quella Lontananza, che permetteranno a Gesù, di manifestarci tutto il suo Amore, donandoci il "nuovo" Comandamento dell'Amore: "Non più, occhio per occhio, dente per dente"; Non più: "Amare il prossimo come se stessi",... ma "Amatevi, come io ho amato voi". Un precetto "nuovo", che porta a pienezza l'Amore di Dio, per ciascuno di noi. Ma la Gloria di Dio, deve sempre coniugarsi con la Pace dell'uomo.  Sembrerebbe che l'ignomìnia del Calvario, e la Gloria di Dio, siano due poli opposti. E  invece no! Questo, è l'aspetto sorprendente e rivoluzionario del Vangelo:  "Cristo Crocifisso, scandalo per i Giudei, e stoltezza per i Pagani, è potenza di Dio, e Sapienza di Dio" (1Cor 1,23- 24). È la follia dell'Amore. La Gloria, nasce dalla Croce, che riscattata dall' ignominia, dviene Via di liberazione, e profonda pace. Che lo Spirito Santo, ci apra sentieri di luce (Metànoia), e ci faccia così Pregare: Grazie, Signore Gesù, Tu muori anche per me, Crocifisso per Amore. Buona settimana santa.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 12/04/2022

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