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Mandatoriccio (Cosenza) - Liberi


di DON MICHELE ROMANO - Sembrerebbe strano, ma nel Vangelo di oggi (Gv 8, 41-42), Gesù rivolge parole dure, non ai Giudei in generale, ma a quelli che avevano accolto la fede: "Ai Giudei che avevano creduto in Lui (v 31). Sol perché discendenti di Abramo, si consideravano superiori a qualunque discepolo non giudeo, anche se partecipe della stessa Fede:  "Noi siamo discendenti di Abramo" (v 33); "Il Padre nostro è Abramo"(v 39); "Abbiamo un solo padre, Dio" (v 41). Essere discendenti di Abramo (v 37), non è un "salvacondotto", occorre anche fare "le opere di Abramo" (v 39b). Se davvero avessero Dio per padre, come ripetutamente affermano, amerebbero anche Gesù, che è venuto da Dio 
(v 42). Ecco perché Gesù, confuta ogni loro illazione, dichiarando che essi, manifestando la volontà di ucciderlo, hanno per padre il diavolo, omicida e menzognero (v 44), perché :"Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio (v 47). I veri Figli, non sono discendenti per consanguineità (Quì si rischia davvero che "lo schiavo non resta sempre nella casa..."- v 35), perché "Dio può far nascere figli di Abramo, da queste pietre" (Mt 3,9). Ma sono quelli che "credono", e "non ci sono Giudei o Greci, non ci sono schiavi o liberi, non ci sono uomini e donne, perché tutti siamo fratelli per il Battesimo (Gal  3, 27-28). Quante volte, anche noi, ci lasciamo sedurre dall'orgoglio spirituale, considerandoci superiori agli altri cristiani, o perché seguiamo questo, o quel movimento, o perché seguiamo quella Disciplina o quella usanza Liturgica. O  peggio, perché alcuni sono ricchi, altri studiano di più, o perché si ricoprono cariche più importanti, o perché si proviene da famiglie nobili.
E quì, mi sembra di sentire riecheggiare, le parole del Maestro: "Chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore"(Mc10, 43). La nostra vera "grandezza", è fondare la nostra vita sulla Parola di Dio, che ci renderà davvero "Liberi", inserendoci nella necessaria ottica di salvezza. Nel nostro mondo, ormai secolarizzato, e purtroppo anche  "scristianizzato", ci è quantomai necessaria, la Verità del Vangelo, senza compromessi:  Dire "sì", se è "sì", e "no", quando è "no", compromessi che ledono la dignità degli altri. Una Verità che ci è necessaria nei rapporti, anche col nostro mondo "ipocrita", che definisce l'Aborto:  "Interruzione di gravidanza"(Fino al nono mese, di recente, negli Usa), e l'Eutanasìa:  "Dolce morte"; una verità, infine,  che ci è necessaria, anche con la Chiesa, oggi assai "mondanizzata", e troppo spesso, ancorata alle proprie presunte  certezze, incapace di osare "gesti profetici", di cui il mondo ha tanto bisogno.
La libertà più grande, tuttavia,  non va confusa col "libertinaggio", ma è la capacità di potersi "donare" agli altri, con e per Amore. È un "liberi da"..., per diventare un "liberi per...",  guardando alla luce della Parola di Dio, le nostre piccole grandi schiavitù, per potercene, finalmente, liberare. Buon cammino quaresimale.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 06/04/2022

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