di DON MICHELE ROMANO - "Gli squilibri di cui soffre il mondo oggi, si collegano con quelli più profondi, che sono radicati nel cuore dell'uomo" (GS n.10). Infatti, schemi e progetti di Famiglia, che si ritenevano indiscutibili ed incrollabili, fino a qualche anno fa, oggi purtroppo, registrano una caduta verticale di tutti quei valori, e quindi, anche la Famiglia, cellula primaria della Società e della Chiesa, lo sta sperimentando, con il proprio "fallimento".
In questo mondo, in cui regna sovrano il caos ed ogni tipo di insicurezza, Gesù, oggi, nel Vangelo (Mc 10, 1-9), ci presenta un meraviglioso progetto sull'Amore: "Dio ci ha creati, parte di un Tutto, che è la Coppia, maschio e femmina, con la quale condividere certo, i sentimenti e le passioni, ma soprattutto la Vita. Un Amore, che diventa Dono, e non può essere involgarito dall'egoismo, e dal "possesso" morboso, ma deve essere essenzialmente un vivere nello "stupore" continuo, che ci porta a dire: "Grazie perché esisti", e perché "Mi fai esistere"! Ogni giorno è bello ed incoraggiante, potersi dire, tra Coniugi, anche dopo decenni di Matrimonio: "Ti voglio bene", arricchendo le giornate, con parole incoraggianti, come: "Grazie", "Scusami", "Faccio io" !
Circa, poi, la situazione del Divorzio, posta dai Farisei a Gesù, ci fa capire, che lo stesso Mosè, data la complessa situazione, che caratterizzava allora la società (Dove "convivevano": "Mono" e "Poligamia"), aveva dovuto concedere il Divorzio, ma solo "per la durezza del loro cuore" (Dt 24,1-4). Infatti, al tempo di Gesù, c'erano due Scuole Rabbiniche: una piuttosto "rigorosa" (La Shammàj), e l'altra più "tollerante"(L'Illèl). Da qui, comprendiamo la "malizia" nella domanda, posta dai Farisei a Gesù, che non perdevano occasione di poterlo accusare, e fargli fare la stessa fine del Battista: "È lecito ad un marito, ripudiare la propria moglie?" (Mc 10, 2b). Tono maschilista a parte (Chiaro segno dell' emarginazione della donna, nella società di quel tempo), Gesù ribadisce il fondamento del Matrimonio, smascherando così, l'ipocrisia dei Farisei,e ci fa capire che a Lui interessa, non tanto giudicare, ma riabilitare e salvare: "Non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo" (Gv 12, 47), riportando così il discorso, nel "Sogno" di Dio, al progetto originale della Creazione, ribadendo che all'inizio: "Dio li fece "maschio e femmina", e sarà proprio in ragione di questo principio, che "l'uomo, lascerà suo padre e sua madre, e si unirà a sua moglie,
e i due diventeranno una carne sola" (Gn 2,24). Il tutto si conclude con una viva esortazione: "L'uomo non divida, quello che Dio ha congiunto" (Mc 10,9). Con Gesù, in definitiva, raggiungiamo la "Pienezza". Infatti, Lui cambia la Relazione: "Uomo-Donna", in "Moglie-Marito. La Chiesa, ha inteso "Benedire" questo legame indissolubile, con la parola "Sacramento",(Segno visibile, di una realtà sacra, invisibile), dove l'unione sponsale, di un uomo e di una donna, diventano l'imprescindibile "Via Ordinaria", per la trasmissione della Vita umana, e nel contempo "Presenza sacramentale" di Cristo, quale "sigillo" indelebile della Coppia, che in tal modo, ha la possibilità di diventare "Chiesa domestica": "Mettimi come sigillo sul tuo cuore..., perché forte come la morte è l'Amore" (Ct 8, 6-7). Purtroppo, ci fa capire Gesù, per tutto questo, occorre vincere la "Durezza del Cuore", ricorrendo ad un delicato "intervento chirurgico", che solo Dio può compiere: "Cambiare un cuore di pietra, ùin un cuore di carne" (Ez 36, 26- 27). Questo garantirà Pace e Amore, in tutte le nostre Famiglie, nella Chiesa e nel Mondo. Buona giornata.
di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 25/02/2022
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