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Mandatoriccio (Cosenza) - Amare


di DON MICHELE ROMANO - Per ben due volte, oggi, in questa seconda perìcope del Vangelo di Luca (Lc 6, 27-38), ci viene chiesto di amare i nemici,  con tre comportamenti positivi: "Fate del bene"..., a chi vi odia; "Benedite"..., coloro che vi maledicono; "Pregate," per coloro che vi maltrattano. Certo, anche nelle altre Religioni, esiste una regola, assai preziosa:"Non fare agli altri, ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso". Ma rimane sempre una massima, in accezione negativa: "Non fare"! Un po' come nell'Antico Testamento, i Comandi del Signore, che riflettono la pedagogia del "DioTimore": "Non uccidere, non rubare, non desiderare, ecc. 
È Gesù, nel Nuovo Testamento, che in un'ottica di maturità della Fede, ci propone la pedagogia del "Dio Amore", in chiave, peraltro, tutta positiva: "Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro" (Lc 6,31). Ogni Morale, trova qui il suo fondamento: Fare bene agli altri, non può restare un pio desiderio, ma deve tradursi in opere e vita. Ma Gesù chiede ancora di più. Al suo vero Discepolo, chiede di porgere anche l'altra guancia, di amare i propri nemici. Umanamente parlando, questo potrebbe sembrare "Fessaggine", se Lui per primo, non ci avesse dato il buon esempio, allorquando venne schiaffeggiato, nella sua Passione..., ed anziché contrattaccare, rispose con tale fermezza, e con tale carità ("Fortiter ac  Soaviter"), da far riflettere e (Sicuramente) "indietreggiare", quel servo tanto infuriato (Gv 18,  22-23). Perdonare il "nemico", pregare per lui, per noi, sa di paradossale, spesso ci separa un abisso, Tuttavia, Gesù, come suo solito, sgombra il campo da ogni bella intenzione:   Da una parte impone l'ascolto della sua Parola, dall'altra chiede l'adesione al suo Messaggio, pur consapevole che per noi rimane "scandaloso", e che non mancheranno le difficoltà per attuarlo, nel nostro quotidiano. Forse, uno sforzo, ci sarebbe di grande aiuto, in questo caso:  non avere la "memoria corta".  Purtroppo, dimentichiamo facilmente, la Misericordia che Dio usa con noi..., ed allora, perché non restituire agli altri, quanto noi stessi riceviamo ogni giorno? Il vero Cristiano, si ritrova a fare scelte coraggiose, controcorrente,  improntate ad uno stile di vita, che rifiuta totalmente la sopraffazione e la violenza (Che poi, sappiamo chiamare, sempre, altra violenza). Ecco il senso vero e pieno della vita cristiana, non cedere  allo scoraggiamento: "Questo non è possibile...", ma accogliere nella nostra vita il Comandamento dell'Amore, che ci rende capaci di perdono, e ci rende: "Figli dell'Altissimo. 
A tutti, una santa Domenica.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 20/02/2022

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