Caro bollette, luci spente anche a Crosia. È quanto avvenuto nella serata di giovedì (10 febbraio), esattamente alle ore 20. Iniziativa nazionale pianificata da Anci, Associazione nazionale comuni d’Italia. In segno di protesta, ovviamente una protesta di carattere simbolico, si è deciso di spegnere per una sera, in varie città d’Italia, palazzi, piazze, monumenti, in altre parole, i simboli cittadini, in modo da far sentire la voce dei sindaci contro il caro bollette. Nella cittadina ionica sono rimaste al buio la torre campanaria del centro storico di Crosia e la centralissima e recentemente ristrutturata delegazione municipale in Viale della Repubblica comunale di Mirto. “Le risposte dal governo alle nostre richieste – si legge nella pagina social del Comune di Crosia - non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini”. L’auspicio che, attraverso quest’azione di sensibilizzazione “si possa comprendere – conclude il post del Comune ionico - a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi”. Antonio Iapichino
di Redazione | 13/02/2022
Cosenza, 13/02/2022
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Cosenza, 13/02/2022
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