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Mandatoriccio (Cosenza) - Sanati o salvati


di DON MICHELE ROMANO - Nella pagina del Vangelo di oggi ( Lc 5, 17-26 ), Gesù si rivela Medico, verso il paralitico, e Maestro , verso gli eruditi del suo tempo : Farisei e Dottori della Legge . Quante volte anche noi, per gli studi fatti,  pensiamo di avere poco o niente, da imparare: "Costui dice bestemmie..., solo Dio può perdonare i peccati"( Lc 5, 21), e vorremmo ridurre Dio alla nostra dimensione (Miseria umana !). Ma nel Vangelo, oggi , è assai lodevole l'atteggiamento di questi (veri) "amici" che, anticipando ogni forma di Volontariato nella carità, desiderano che il loro amico ammalato, torni a camminare. Superano così, ogni difficoltà, a costo di scoperchiare il tetto della casa (Era un'operazione fattibile, ancora non c'era il "cemento armato", e per lo più i tetti erano fatti di pagliericci e creta ), ma ciò che conta è il loro intento, il non arrendersi, il non scoraggiarsi, tant'è che Gesù si commuove dinanzi a tanto amore, e non solo dona la guarigione fisica: " Alzati e cammina", ma va ben oltre, gli assicura con l'Assoluzione, la salvezza dell'anima, perdonando così  i suoi peccati: "Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati" (Lc 5,20), realizzando così l'intento della sua venuta nel mondo : Salvare l'uomo dai suoi peccati ; perciò Lui è il nostro Salvatore . Molto spesso, tuttavia, e ne siamo ben consapevoli, la nostra preghiera, si riduce alla richiesta di meri interessi materiali, ma il Signore che ben  conosce i nostri cuori , vuole donarci quello che c'è più utile : Ristabilire la nostra pace interiore, con il  sacramento della Penitenza (Sarebbe meglio definirlo :"Sacramento della Gioia, perchè ci affranca dalla tristezza del peccato"). Se poi,  dovesse essere necessario, in questo tempo di Avvento, eliminiamo ogni ostacolo, qualsivoglia "tetto", che dovesse  impedirci di incontrarlo . Mettiamo da parte le "tegole" dei nostri pregiudizi, delle nostre comodità, delle "scuse" dei nostri impegni, perché Gesù ascolta sempre, e con emozione, le nostre preghiere fatte con fede, sia quelle "espresse": Vedi il lebbroso, Giairo, la Cananea, il buon ladrone..., sia quelle "gridate nel silenzio" del nostro cuore, come avvenne per i portatori del paralitico di oggi, per la donna emorraissa..., Sicuri che Lui risponde sempre, a tutti coloro che lo supplicano con speranza e fiducia . Buon cammino verso Betlemme .


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 06/12/2021

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