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di DON MICHELE ROMANO -  Oggi è la seconda Domenica di Avvento, e l'evangelista Luca, nel suo Vangelo (Lc 3, 1-6), sottolinea la figura di Giovanni il Battista, che fu precursore del Messia, e delinea con grande precisione le coordinate spazio-temporali della sua predicazione. Questo per dirci che Dio è entrato nella storia dell'umanità, in modo "concreto". il Cristiano, ci ricorda Papa Francesco: " È testimone non di una teoria, ma di una Persona: Cristo risorto, vivente ed unico Salvatore di tutti. Il Vangelo non è una leggenda, ma la narrazione di una storia reale, che riguarda Gesù di Nazareth. Il Battista ci ricorda, che il nostro fiume Giordano, potrebbe, anzi dovrebbe essere, l'Eucarestia Domenicale, per trovare la forza di riempire, gli avvallamenti dei nostri scoraggiamenti e delle nostre debolezze, rimuovendo nel contempo, le tante montagne del nostro orgoglio. Solo così riusciremo a spianare la strada, e "a raddrizzare i suoi sentieri" (Lc 3, 4). Dio ci chiede questa collaborazione, perché l'amore non può essere imposto, ma solo proposto, e Sant'Agostino ce lo ricorda: "Chi ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te ". Gesù viene come un bambino "indifeso", adagiato in una mangiatoia, così piccolo che non sarà in grado di scalare le montagne della superbia, che albergano nei nostri cuori, e ci chiede di farci piccoli per poterlo "vedere" e riconoscerlo nei tanti fratelli, che anelano di accoglierlo anche nella loro nella loro vita tramite la nostra testimonianza di amore e di misericordia. Ci dia forza questa confortante certezza: Gesù, Lui solo, dà speranza alla nostra vita, basta cogliere il suo Dono, così da saper gioire, (Come Paolo dice ai Filippesi: "Prego che la vostra carità cresca ..."), per la venuta del Salvatore. Buon cammino d'Avvento.