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Mandatoriccio (Cosenza) - Meteorologi della fede


di DON MICHELE ROMANO -  Nella pagina odierna del Vangelo (Lc 12,54-59), Gesù ci invita ad alzare il nostro sguardo "verso il Cielo" . Ognuno di noi, oggi, è in grado di comprendere il tema del "cambio del tempo"..., ormai gli esperti del Meteo, sono "di famiglia", non ci sono più barriere  per l'intelligenza umana, siamo in grado di trovare spiegazione a tutto. Eppure facciamo tanta fatica, a discernere "Il Tempo"(Kairòs), che stiamo vivendo, tant'è che Gesù ci dice:"Sapete valutare l'aspetto del cielo e della terra, come mai questo tempo non sapete valutarlo ? (Lc 12,56). Spesso anche noi, come i suoi contemporanei, che non seppero riconoscere in Lui, il Figlio di Dio, così noi oggi, non sappiamo riconoscere il tempo della nostra salvezza e, soprattutto, indicarlo agli altri :"È dovere permanente della Chiesa, scrutare a fondo i segni dei tempi, e di interpretarli alla luce del Vangelo"(Gaudium et Spes n.4).
Quanti drammi nel mondo in cui viviamo, un mondo di "cattiveria", che tuttavia Dio ama e non abbandona mai, anche perché Lui ci è vissuto, e lo ha colmato di bellezza. Tocca ora a noi, conoscerne le speranze e le aspirazioni più profonde..., la Scienza, con tutti I suoi vertiginosi progressi, capace, dicevamo, di trovare spiegazione a tutto ciò che accade, tuttavia, non sarà mai in grado di decodificare il grande "mistero" che circonda la vita. Come gli scribi ed I farisei, che si ritenevano i depositari di quasi tutte le verità, così anche noi, oggi, ci ostiniamo a vedere e giudicare gli accadimenti della nostra vita, con il solo occhio (Più debole e fallace !), della ragione, ignorando che tutta la nostra vicenda umana è sacra (Ed è quì, che io fondo la Dio-Incidenza), ossia guidata e redenta da Dio (Ottica della Fede). Non possiamo ridurre tutto ciò che accade, a squallida cronaca, di stile giornalistico. Forse è quì, che dobbiamo ricercare la ragione di fondo, per cui il mondo, oggi, non conosce più la Pace, sempre in preda a gravissimi e continui conflitti..., perché ha "escluso" Dio dalla sua Storia, e si trova, poi, inevitabilmente ad invocarLo, solo in occasione di eventi tragici e violenti. Ingratitudine umana. Ecco perché siamo invitati a non fermarci "in superficie ", vivendo nell'inerzia e superficialità, ma a "scendere in profondità (Vera "Apnea esistenziale"), per cogliere e discernere la volontà di Dio, in ogni avvenimento della nostra giornata. Allora sì che vivremo con lo "Sguardo al Cielo" ("Cercate le cose di lassù...-Col 3,1), senza mai dimenticare la terra. Siamo, pertanto, invitati a "convertire" (Finché siamo "in tempo"), la nostra Vita al Signore, perché solo così eviteremo il "Giudizio di condanna"..., finché non avremo pagato fino all'ultimo spicciolo "(Lc 12,59). A tutti una santa giornata. 


di Redazione | 22/10/2021

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