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È giunto alla sesta edizione consecutiva. Si tratta del “Presepe vivente" 2019, un’interessante e ben strutturata iniziativa, pianificata nei dettagli dalla parrocchia “San Pietro in Vincoli”, guidata don Enzo Malizia. Una manifestazione in forte evoluzione. Ogni anno un numero sempre crescente sia di pubblico e sia di attori. Una partecipazione sentita. Forte. Gli organizzatori hanno calcolato la presenza di circa 600 persone.  “Abbiamo registrato un’ampia e interessata adesione di pubblico”, ha commentato con gioia don Enzo Malizia. All’azione sociale, oltre che squisitamente religiosa, hanno preso parte non solo i terravecchiesi, ma anche tanta gente proveniente dai paesi viciniori. È stato un vero e proprio lavoro di squadra. Un’attività sinergica. Ognuno ha svolto  il proprio ruolo, conscio della responsabilità di dover operare secondo determinati canoni allo scopo di consentire la buona riuscita della manifestazione.  Una sessantina gli attori impegnati nelle diverse scene del presepe vivente. La manifestazione è andata avanti per circa tre ore. L'evento è stato avviato in piazza Misericordia del piccolo centro ionico, dove sono state proposte ben tre scene bibliche. La prima scena, quella dell'Annunciazione dell’Angelo Gabriele a Maria, che ha suscitato enorme emozione e stupore, a seguire l’Annunciazione dell’Angelo a San Giuseppe e infine la nascita e il censimento. Dopo aver seguito le suddette  rappresentazioni, il folto pubblico presente, ha avuto l’opportunità di girare per le vie del centro antico, in modo da visitare le tante postazioni dei mestieri e assaggiare i prodotti tipici locali e natalizi e in particolare la salsiccia locale.  La comunità ha accolto i tanti visitatori donando loro delle ottime pietanze, per gustare le peculiarità culinarie del luogo e, al contempo, per rifocillarsi.