We're sorry but our site requires JavaScript.

Ampia partecipazione di pubblico per la quinta edizione del concorso contro il bullismo. All’iniziativa, pianificata con cura dalla parrocchia “San Giovanni Battista” di Mirto, guidata da don Giuseppe Ruffo, con la collaborazione del Comune di Crosia, dell’Istituto comprensivo cittadino, del Liceo delle Scienze umane “San Pio X” di Rossano, hanno aderito in maniera dinamica ragazzi, genitori, insegnanti, educatori e volontari. Un’azione forte per arginare un fenomeno in continua evoluzione. “Facciamo rete…contro il bullismo”, è stato questo il tema dell’edizione 2018. “Quest’anno – ha sottolineato don Giuseppe Ruffo -  il concorso parrocchiale è stato fatto coincidere con la seconda Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola”. All’evento ha partecipato anche il sindacodi Crosi a, Antonio Russo, il quale  ha sottolineato l’importanza di queste iniziative per creare i presupposti, affinché fenomeni negativi come il bullismo possano essere fermati sul nascere. Per fare questo, però, c’è bisogno del supporto di tutti. Al concorso i ragazzi delle scuole aderenti e dell’oratorio dedicato al Santo Precursore, hanno partecipato con apposti disegni, temi, poesie, sceneggiature, vidoclip, canzoni e balli. Non basta. Sul palco si sono esibiti anche gli adulti: i genitori della scuola dell’infanzia di Via dell’Arte hanno portato in scena un interessante e ben strutturato musical, allo scopo di lanciare specifici messaggi contro il bullismo. Il parroco ha consegnato una pergamena a tutti i plessi scolastici che hanno partecipato e due targhe, con una menzione speciale, all’Istituto comprensivo Crosia Mirto e al Liceo delle Scienze umane “San Pio X” di Rossano. Anche quest’anno “il modello di vita che ha accompagnato il cammino in quest’avventura – ha commentato don Giuseppe Ruffo – è stato quello di San Giuseppe, perché guardando lui ognuno di noi possa imitarne la sua fedeltà e purezza di cuore, che lo animò nel servire il Figlio di Dio e cosi impegnarci a vivere una fede felice”.