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Ha avuto luogo nello splendido scenario del sagrato del Convento dei Riformati l’ottava edizione del Memorial Leonardo Filippelli organizzato dalla famiglia Filippelli in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Calopezzati. Alla cerimonia di proclamazione del vincitore erano presenti: Gerardo Leonadis, padrone di casa, Il Sindaco di Calopezzati Gennaro Bianco, il Vice Sindaco Chiara Leone, il Sindaco di Rossano Franco Filareto,  Don Luigi Talarico e  Cataldo Salvati membri della commissione giudicante, oltre ai genitori di Leonardino,  Filippo e Rosellina Romano e i fratelli Giuseppe ed Emanuela. Franco Filareto nel suo intervento ha richiamato il potere evocativo della memoria, del ricordo di Leonardo che dopo otto anni riesce ancora a portare centinaia di giovani del territorio alla serata di premiazione. Don Luigi Talarico ha detto di essere orgoglioso di far parte della giuria del Premio, perché si tratta di un’ottima iniziativa culturale e associativa, di giovani per i giovani, che hanno condiviso con Leonardino momenti belli. Il Sindaco Gerardo Bianco ha portato il saluto dell’intera Comunità di Calopezzati ed ha lodato la finalità del premio che sta contribuendo ad aiutare le nuove generazioni di Calopezzati che intraprendono gli studi universitari e che saranno i professionisti di domani. A Cataldo Salvati è toccato proclamare la vincitrice: Rossella Pignataro. Durante la serata è intervenuta anche Beatrice Maiarù, vincitrice della scorsa edizione che adesso studia  Informazione Scientifica sul Farmaco all’Unical, che ha ringraziato la famiglia per il gesto di fiducia ha letto un ricordo di un amico di Leonardino. La serata è stata allietata da un’orchestra di fiati  i “Fire brass”. L’evento, giunto alla sua ottava edizione è ormai istituzionalizzato e costituisce un avvenimento di cultura, memoria e socializzazione a cui tanti, fra amici e conoscenti, non sanno rinunciare perchè permette a tanti rossanesi e calopezzatesi della diaspora di incontrarsi almeno una volta all’anno. Anche questo, oltre alla liberalità del premio è un merito della famiglia Filippelli ormai consolidatosi.