We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Rossano (Cosenza) - Nell’anno della Missione: messaggio dell’amministratore diocesano mons. De Simone


<<A Natale, Quaresima, Pasqua, ci siamo scambiati dei messaggi per la ricognizione delle realtà nelle quali siamo inseriti: urgenze che ci interpellano.          Dopo l’Anno della Fede,    che per natura è atemporale, dall’indizione e dalla celebrazione, è necessario passare ora all’azione:    per la Nuova Evangelizzazione è    vitale il cammino della Fede Cattolica.          Infatti, “… che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere?… la fede, se non ha le opere, è morta in se stessa” (Gc 2,14-17.26).          Guai se restiamo impantanati nelle nostre fragilità,     sepolti dalle ceneri/detriti della tiepidezza,    della superficialità,    delle sterili lamentele,    dei titoli e/o uffici e delle programmazioni altisonanti che, in realtà, rischiano di essere solo virtuali.          È tempo,    il nostro,    di non barare,    di evitare l’astrattezza,    il    nominalismo pastorale e, di operare nella concretezza, con una Fede da protagonisti e col coraggio di aver più Fede nella nostra fede!          Pertanto,    ·       accogliamo l’esortazione di Papa Francesco che, nella Evangelii Gaudium, n. 11, chiede alla Chiesa tutta di operare una trasformazione missionaria. ·       rendiamo dinamiche ed operative le Lettere Pastorali dell’Arcivescovo Santo Marcianò e ·       diamo vertebre alla Pastorale Diocesana: “poiché l’amore del Cristo ci spinge” (2 Cor 5,14) e     “guai a me se non predicassi il Vangelo” (2 Cor 9,16).   LA CHIESA ESISTE PER EVANGELIZZARE     L’Anno Pastorale 2014-2015 sarà articolato sugli input, sostanziosi e pratici, della Settimana Biblica,    3-6 luglio 2014;    del Convegno Pastorale Diocesano,    settembre 2014. Con la presente, dopo l’arricchente confronto consultivo con i membri appartenuti ed aggregati al Consiglio Presbiterale ed al Consiglio Pastorale Diocesano (5-5-2014) e, col Collegio dei Consultori (4-7-2014), all’attenzione orante ed operante della Diocesi propongo quanto segue.   1.     MISSIONE AL POPOLO, da tenere nelle Parrocchie ove non è stata ancora svolta. 2.     SCUOLA DIOCESANA DI TELOGIA - SCUOLA PER OPERATORI PASTORALI. L’iscrizione e la frequenza sono vitali per la Missione. 3.     BANCO ALIMENTARE DELLA PAROLA, da attivare,    approntare, nell’ingresso interno della Chiesa, imbandito con: -         Leggio col testo integrale della BIBBIA (cartaceo o in formato elettronico) -         Leggio col testo della Storia Sacra. -         Leggio con il Catechismo della Chiesa Cattolica. Purtroppo, esiste ancora una diffusa astenia della Parola. -         Libretti, editi con caratteri leggibili, di: Salmi, Vangeli, Atti, Lettere Cattoliche, Messaggi del Vescovo, stampa diocesana. -         Depliant, incisivi, a slogan, colorati, in linea ci tempi liturgici ed a contenuto formativo. -         Volantinaggio,     g a z e b o    davanti alla Chiesa, nelle ricorrenze di maggior concorso e,    nei luoghi più frequentati e affollati, specie nei periodi estivi -         Centri di ascolto della Parola nelle famiglie. La Bibbia è il Pane, il “nutrimento dell’anima, forza della fede, sorgente pura e perenne della vita cristiana” (DV, 21), nel cammino della vita quotidiana. La padronanza, la familiarità, la preghiera con la Bibbia, ci assicura cibo solido,     energetico e illuminante e pertanto è necessario averne una “dispensa” spirituale sempre piena, approntita e disponibile, per nutrirsene:    Pane e cammino! Questo tipo di banco, per le sue modalità, ha una valenza tutta propria e risulta un mezzo vincente di evangelizzazione. Infatti, è una catechesi: ·        Informale, diversa da omelie, adunanze, ecc. ·        Personalizzata. Il fedele ed anche chi è lontano e/o non credente, legge o prende cosa lo interessa o incuriosisce di quanto altrimenti non avrebbe mai chiesto ad altri ·        Continua, non legata ad orari, ad incontri stabiliti o concordati ·        Peregrinante, in movimento per tutti i luoghi vissuti e, per tutte le circostanze della vita: casa, soste nel lavoro, degenze, convalescenza ·        Preferita.    Oggi si legge solo l’edito leggero, incisivo, visivo, a slogan ·        Efficace.    Quante letture occasionali hanno cambiato una vita ed hanno dato alla Chiesa grandi santi…   MI DIVORA LO ZELO PER LA TUA CASA (Sal 89,10)     4.     EDILIZIA SACRA: nostra emergenza, della quale occorre sentirsi interessati                                    e  compartecipi. a.      L’edilizia sacra è necessaria alla vita di fede. Gesù ci ha lasciato i connotati dei veri adoratori del Padre: e, nel contempo, come Paolo, ci ha lasciato l’esempio dell’uso del Tempio e della sinagoga.   Nella zona litoranea e pianeggiante della Diocesi, infatti, si è venuta a creare una vera e propria Emergenza Edilizia Sacra. Molto è stato fatto, tramite gli Uffici della Curia.    Al presente, tuttavia, permangono vaste zone “in sofferenza”: Comunità parrocchiali, numerose ed in crescita, o sono prive di complessi parrocchiali o sono costrette a svolgere il culto e le attività pastorali in locali occasionali ed inadeguati. Nella Comunità Diocesana, insieme ai disagi vi sono perplessità e risentimenti: urge provvedere e programmare. La natura del problema è tritemporale: ·        A lungo termine   -    A medio termine   -    A immediato termine.   L’intervento, nei suddetti ambiti, comporta, sempre e per tutti, una dose particolare di zelo.     – I care -    Accanto all’impegno della Diocesi, è doveroso, pertanto, che si attivi nelle Comunità la volontà, la disponibilità alla cooperazione finanziaria, con contributi finalizzati e mirati, per il “fondo nuove chiese”. b.     Nel territorio, inoltre, ci sono tanti luoghi di culto diroccati, coperti da rovi e peggio. Eppure sono cari alla memoria e utilizzabili per la vita religiosa.   Nelle Vicarie si abbia premura di individuarli con diligenza per programmare, poi, gli interventi, caso per caso, e restituirli, quindi, al decoro ed al servizio pastorale. Ricuperare questi luoghi “già sacri”, sottrarli all’indecoro, al “sacrilegio”, all’imboschimento ci è doveroso! Ed è anche occasione per onorare la fede di tante generazioni che ci hanno preceduti e che in essi hanno pregato.   ***          Siamo i fortunati eredi di un ricco patrimonio, di un vasto latifondo di fede e di civiltà cristiano-cattolica.          È doveroso, anzitutto, non disperderlo, non   s v e n d e r l o.          E poi: chi evangelizzare? ·        I fratelli di fede, tali solo per trasmissione sociologica e che vivono da pagani, con tradizioni cristiane; ·        I fratelli che una volta erano cattolici… ma che ora non lo sono più; ·        I fratelli in umanità, di altre razze e religioni.          È tempo di metterci al servizio del Vangelo e di dare ai Fratelli il “necessario” per il cammino e la crescita di Fede, la testimonianza e la visibilità della Fede.          Le capacità, le energie, le disponibilità di tempo e di mezzi devono, primariamente, essere destinate alla catechesi, alla caritas ed alle esigenze del vero culto.          I riti, la pastorale da “scenografia”, le sagre a motivazioni religiose, le rimozioni e gli spostamenti arbitrari di strutture, di statue e di quanto destinato al culto, nelle chiese, non favoriscono l’evangelizzazione. L’evangelizzazione, invece, è favorita dalla sobrietà, dalla condivisione delle esigenze e del vissuto del territorio, ed è efficace solo se condotta in conformità agli insegnamenti ed agli esempi lasciatici dal Signore Gesù.          In merito, poi, alle offerte, necessarie, per la copertura finanziaria primaria, di quanto suddetto, queste vanno chieste e vanno date solo attraverso il CPP e il CAEP, osservando le norme già stabilite dalla Diocesi.          Il precetto della Chiesa, “I fedeli hanno anche l’obbligo si sovvenire alle necessità materiali della Chiesa, ciascuno in base alle proprie possibilità” (CCC, 222), va proposto solo negli incontri formativi e, come incentivo alla carità ed alla missionarietà.   URGENZA DELLA CATECHESI (Mt 10,27)   ***          Nel cuore di ogni credente, risuona il monito di Gesù: ·       “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini…” (Mt 5,16).   ·       “…E quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti” (Mt 10,27).    ·       “Prendi il largo!” (Lc 5,4).          Nella vita di ogni giorno, il compimento della Fede.          Nei diversi ambienti della vita familiare e sociale, tu, proprio tu, sii testimone di Gesù Risorto e, araldo del Vangelo.    “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20).          È in atto un forte risveglio religioso,    c’è grande sete e ricerca di Dio! Tanti, purtroppo, imboccano le “piste sbagliate”…          E noi,     ed io?          La Parola di Dio   c e r c a   c a s a  !          Tutti, dunque, in Missione:    “andare”,    “uscire”,    “incontrare”    “cercare”,    per fare strada al cammino del “Verbo” che continua a venire “…ad abitare in mezzo a noi…” (Gv 1,14).                             Fede, Speranza, Carità                             sono la strada della felicità.          Tutti, ringraziamo il Signore per i tanti impegni di Fede e per la Fede coi quali, Sacerdoti e Laici, con zelo missionario, onorano il Battesimo e l’Ordine Sacro, nel tessuto della Diocesi.          Buon cammino, guidati dalla Madre di Dio>>. Sac. Antonio De Simone (foto) -  Amministratore Diocesano

di Redazione | 07/08/2014

Pubblicità

vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it