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Rossano (Cosenza) - Turismo, promuovere le grotte monastiche. Sabato seminario Università popolare


Turismo culturale, promuovere il patrimonio identitario delle grotte custodite nel centro storico per continuare a diversificare ed a potenziare la capacità di attrazione di Rossano Città d’arte. Su questo obiettivo strategico l’Amministrazione Comunale non lesina sforzi né il proprio convinto sostegno ad iniziative diverse, tentando di colmare vuoti e recuperare ritardi accumulatisi in passato. In questa cornice va letta la giornata di studio ad hoc promossa dall’Università Popolare Ida Montalti Sapia e patrocinata dagli assessorati al turismo ed alla cultura.   Rivolto soprattutto ai giovani ed agli studenti delle scuole cittadine, l’evento è finalizzato a far conoscere e valorizzare e far fruire la rete diffusa degli antichi eremi rossanesi; un fitto e prezioso patrimonio architettonico sotterraneo che non può non emozionare tanto i residenti quanto i visitatori.   Il seminario “Le grotte monastiche di Rossano, fra tradizione e storia”, è in programma per sabato, 25 maggio, alle ore 17, nella sala convegni dell’Università Popolare, nella Città alta.   E’ da quasi un decennio – dichiara il Sindaco – che non si discute dell’argomento. Da quando, in concomitanza con le celebrazioni Niliane per il millenario della morte del Santo, nel 2004, una importante assise congressuale sul tema fu tenuta e diretta da Cosimo Damiano FONSECA, Rettore dell'Università della Basilicata e uno dei massimi esperti in materia. Attraverso la promozione del patrimonio distintivo custodito nel centro storico, in cui rientra anche quello delle grotte – conclude ANTONIOTTI – si rafforza l’immagine e la capacità attrattiva di Rossano Città d’arte.   Su questa strada – dice l’assessore al turismo Guglielmo CAPUTO – in condivisione con l’impegno delle associazioni e delle istituzioni culturali cittadine come l’Università Popolare guidata da Giovanni SAPIA, continueremo a fare di Rossano una destinazione turistica sempre più ambita nel territorio. Stimolando ogni segmento turistico latente, a partire – conclude il vicesindaco – da quello scolastico e di prossimità.   Oltre al sindaco ed agli assessori al turismo ed alla cultura Stella PIZZUTI, coordinati dal dirigente Giuseppe PASSAVANTI, interverranno anche il direttore dell'Università Popolare Giovanni SAPIA, Filippo BURGARELLA, ordinario di Storia bizantina all'UNICAL, con una relazione su “Il popolamento monastico del Meridione, con particolare riguardo a Rossano”; Pietro DALENA, ordinario di Storia medievale all’UNICAL, con una relazione su “Storiografia sugli insediamenti rupestri”; Marilena DE SANCTIS, docente del Liceo classico San Nilo di Rossano su “Le grotte di Rossano” ed il critico e storico Gennaro MERCOGLIANO su “La grotta di Santa Maria delle Grazie”.   Nel Medioevo, come è noto, il territorio di Rossano fu popolato, come altri luoghi del Meridione, da un nutrito movimento monastico, che, partito dall'Oriente nel secolo VII sotto l'incalzare dell'invasione musulmana, si infittì nel IX, davanti alle persecuzioni iconoclaste e costituì, crescendo, un robusto filone della spiritualità e della vita sociale accanto al monachesimo occidentale. Quei solitari abitarono in grotte o celle isolate (eremi) o unite in gruppi con un comune luogo di culto (laure) prima di riunirsi in vita comune nei cenobi, di cui rimane come testimonianza eccellente il Patire. Su quelle grotte e laure, così numerose nella montagna di Rossano da meritarle il nome di "Montagna Sacra", hanno lungamente dominato tradizione e leggenda, ma in questi ultimi decenni la critica storica ne ha chiarito, per mano di eminenti studiosi, natura e uso.

di Redazione | 23/05/2013

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