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Domenica 24 giugno alle ore 18 chiude la mostra “Uberto Bonetti. Un futurista a Bolzano” , ospitata presso la Galleria Civica di Piazza Domenicani. Ultime ore pertanto per visitarla e conoscere l'opera di questo artista futurista toscano che venne a Bolzano due volte, nel 1934 e nel 1936, creando una serie di Aeroviste che rappresentano i principali edifici costruiti dal regime fascista in città - primo fra tutti il Monumento alla Vittoria - e studiando i costumi tradizionali locali da cui elaborare nuove creazioni di moda. I lavori di Bonetti dedicati a Bolzano erano finora noti solo agli addetti ai lavori e non presenti in collezioni pubbliche o private cittadine. Con la chiusura della mostra non se ne perderanno, però, nuovamente le tracce. Il Centro Studi Ricerche Espressive di Pistoia, che ha proposto e organizzato la mostra in collaborazione con l'Ufficio Servizi Museali e Storico-Artistici del Comune, nella persona del suo presidente Vanni Menichi, ha deciso, infatti, di donare alcuni disegni di Bonetti al Museo Civico di Bolzano. Si tratta, in particolare, di due studi del Monumento alla Vittoria e della Vittoria saettante, il rilievo di Arturo Dazzi posto sul frontone, e di tre studi per piatti in ceramica con immagini della stessa Vittoria, del Cristo Redentore di Libero Andreotti e della figura allegorica dell'Elettricità, statua di Franz Erenhöfer posta all'ingresso della stazione ferroviaria. Le opere sono state formalmente consegnate all'Asssessora alla Cultura e alla Convivenza del Comune di Bolzano, Patrizia Trincanato, in occasione della Lunga Notte del Futurismo che l'8 giugno scorso ha favorito la conoscenza ai cittadini di Bolzano dei diversi aspetti di questo movimento artistico d'avanguardia: dalla musica alla danza, dallo spettacolo alla gastronomia.