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Rossano (Cosenza) - Non perdere il senso dell'orientamento quando fuori tira vento


di LETIZIA GUAGLIARDI - Siamo nel periodo in cui ragazzi, genitori e insegnanti navigano nel mare delle scelte della scuola ma… tira vento perché le possibilità sono tante e le onde dei dubbi, dell’ansia e dello stress aumentano man mano che ci si avvicina alla scadenza prevista per le iscrizioni.

Non farti trasportare dal vento delle offerte formative: aspetta, rifletti e scegli con consapevolezza.

Orientare (da parte dei docenti, sia della classe terminale che della scuola successiva) non vuol dire solo indicare un percorso scolastico, vuol dire anche orientare alla vita, vuol dire preparare una persona ad affrontare un processo formativo continuo.

L’orientamento si estende lungo tutto l’arco della vita

Si tratta, quindi, di delineare un personale progetto che inizia dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche, e soprattutto, se stessi, scoprendo e potenziando i propri talenti e affrontando i propri problemi. Significa, anche, far capire a chi deve incominciare un nuovo percorso che è strada facendo che si cresce e si migliora anche se, all’inizio, nessuno crede in noi e nelle nostre capacità. A questo proposito due esempi famosi:

Il fisico Albert Einstein a 16 anni non superò subito il test d’ingresso al Politecnico di Zurigo e dovette ripeterlo due volte e qualche tempo prima, il grandissimo naturalista inglese Charles Darwin fu accompagnato dal padre per imbarcarsi come mozzo su un brigantino che doveva fare una lunga navigazione attraverso vari oceani. Il capitano della nave lo esaminò e poi disse al signor Darwin padre che il ragazzo era un buon ragazzo, che lo avrebbe dunque preso a bordo volentieri ma, aggiunse, “Peccato che il ragazzo non ha per niente spirito d’osservazione”. Il brigantino si chiamava Beagle. Il suo nome è famoso nella storia della scienza perché proprio durante quel viaggio il giovane Darwin, privo di “spirito d’osservazione”, raccolse una grandissima quantità di dati sulle più varie specie animali e gettò le basi per la sua teoria evoluzionistica della diversità delle specie viventi.

Caro studente/cara studentessa di terza media:

stai frequentando un anno speciale. Speciale perché stai per fare una scelta molto importante: quale scuola sceglierai?

Forse ti senti confuso, perché le offerte formative sono molte, ma non devi esserne intimorito: non è una scelta drammatica, dopotutto, se fatta in modo consapevole. Non scoraggiarti: consultati con i tuoi insegnanti, parlane con i tuoi genitori, chiedi a qualche amico che già frequenta la scuola verso cui sei propenso (ascolta i consigli di tutti ma ricordati che sei tu a scegliere), partecipa agli open day virtuali organizzati dalle varie scuole (per capire quali materie ci sono, quali sono gli sbocchi lavorativi e per fare domande ai professori) e prenota una visita di persona per vedere con i tuoi occhi le aule, i laboratori e tutti gli altri ambienti in cui trascorrerai i tuoi prossimi cinque anni. Queste informazioni, insieme a quelle che già ti ho fornito in questo articolo ti aiuteranno a prendere la decisione giusta (ma tieni presente che puoi sempre cambiare).

Se ti senti scoraggiato perché pensi a cosa lascerai (ormai la scuola media la senti come casa tua), allora pensa alle esperienze nuove che farai: stai crescendo e quindi avrai altri vantaggi. Maggiore libertà e autonomia, per esempio!

D'altronde, considera che anche la crescita personale è una scelta.


di Rubrica autogestita da Letizia Guagliardi | 20/01/2021

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