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Emergenza rifiuti, a Crosia la situazione resta critica. Il sindaco è preoccupato. A suo giudizio <<i cittadini hanno ragione perché, oltre a subire la morsa della tassazione che diventa sempre più pressante, non registrano servizi accettabili>>. Aiello prima di concludere il suo mandato vorrebbe lasciare la cittadina ionica in condizioni più vivibili. Il suo obiettivo è estendere la raccolta differenziata “porta a porta” in tutto il territorio comunale. Ma non è semplice. Intanto, è ritornato a scrivere all’Assessorato regionale all’Ambiente e per conoscenza a tutte le autorità istituzionali preposte. <<Per l’ennesima volta>>, ha esordito il Primo cittadino, <<si segnala l’impossibilità di rimuovere i rifiuti dalle zone non interessate alla “porta a porta” dove i cumuli hanno, ormai, superato ogni limite>>. Il sindaco ha spiegato le difficoltà vicino ad alcuni edifici scolastici, al punto di aver dovuto interrompere le attività didattiche. <<Le stesse zone interessate alla raccolta “porta a porta” risultano essere inondate dai rifiuti indifferenziati che ormai non si sa dove conferire>>. Aiello, inoltre, ha evidenziato che si è ormai al collasso del servizio. Poi, fa notare che <<in modo inconcepibile>> l’Assessorato regionale cui è indirizzata la missiva, <<assegna al Comune di Crosia lo smaltimento saltuario di dieci tonnellate, quando la produzione giornaliera è di oltre cinquanta tonnellate di rifiuti>>. Una quantità che in questo periodo critico, stranamente, aumenta a dismisura facendo dubitare – ha sottolineato il sindaco - che avventori di zone extra comunali vengano a depositare i propri rifiuti. Aiello chiede, dunque, <<un immediato riequilibrio delle fasce di conferimento proporzionando il Comune di Crosia, che ha oltre dieci mila abitanti, con altri comuni che seppur più grandi, godono di una proporzione di conferimento estremamente maggiore>>.